Ciao Straniero, bentornato e se è la prima volta che capiti qui, benvenuto su Le Bellezze dello Stivale, il blog di viaggi, cultura e lingua dedicato alle bellezze del mio paese. 
Oggi riprendo la serie di articoli della rubrica Cosa fare vicino Roma e ti racconto Calcata, un posto magico e sospeso nel tempo a pochi chilometri dalla capitale perfetto per una gita fuori porta di un giorno. Ci sono stata un paio di settimane fa e questo piccolo borgo mi è rimasto nel cuore per la sua particolarità e la bellezza del paesaggio che offre.

Oggi quindi ti racconto della mia gita alla scoperta di Calcata, dandoti anche qualche suggerimento basato sulla mia esperienza personale.

Ma prima iniziamo con una domanda importante: perché visitare proprio Clacata? Io di motivi ne ho 5 e iniziamo proprio da questi. Intanto te li elenco, poi scenderò più nel dettaglio durante il racconto.

5 motivi per visitare Calcata

Ecco la lista di quelli che secondo me sono i motivi principali per visitare Calcata:

  1. Si trova a solo un ora di macchina da Roma;
  2. La visita è piuttosto rapida e poco impegnativa;
  3. La cittadina è conosciuta anche come il borgo dell’arte e degli artisti;
  4. Offre un panorama naturalistico meraviglioso (un must per gli amanti dei paesaggi come me);
  5. E’ possibile mangiare molto bene spendendo poco.

Come arrivare a Calcata

Il borgo si trova a circa 1 ora di macchina da Roma, dipende dalla zona della città da cui si parte. Clicca qui per vedere le indicazioni su Google Maps.

Calcata Vecchia: caratteristiche e particolarità del borgo

La cittadina domina la cima di una rupe di tufo si trova a pochi chilometri da Roma, precisamente nella Valle del fiume Treja. Arrivarci è facilissimo ed è la destinazione perfetta per una giornata fuori porta in coppia o con gli amici.

La conformazione di Calcata è molto simile a quella dell’ormai più che famosa Civita di Bagnoregio e, oltre che per l’aspetto, i due borghi sono simili anche per la loro instabilità, dovuta proprio alla roccia che gli fa da base. Le alture su cui sorgono questi due borghi sono infatti composte prevalentemente da tufo, una roccia di origine vulcanica piuttosto fragile che non è, per così dire, proprio il massimo come base su cui costruire un centro abitato.

Nota: su Civita di Bagnoregio e la sua fragilità caratteristica ci ho scritto la tesi di laurea, quindi prima o poi scriverò anche un articolo con Civita come protagonista, aspettatevelo 😜 

Una curiosità è che proprio questa caratteristica ha rischiato di essere la causa della fine di Calcata. Durante l’epoca fascista si era pensato di demolirla proprio perché troppo instabile per poter essere abitata e la possibilità di demolizione ha causato la fuga degli abitanti dal borgo. Calcata è rimasta quasi disabitata fino agli anni ’70, quando è diventata la casa di artisti e hippie in fuga dalla città. Proprio per questo Calcata è conosciuta oggi anche con il nome di Borgo degli Artisti, ed è stata scelta come “rifugio” da numerose personalità dedite all’arte in tutte le sue forme.

Perdendosi nelle strette stradine si incontrano infatti tanti studi d’arte, botteghe e gallerie, e non mancano anche i banchetti degli artigiani che affacciano direttamente sui vicoli della cittadina.

La visita al borgo

Noi siamo arrivati intorno a mezzogiorno e abbiamo iniziato subito il tour. Perdersi tra i vicoli di Calcata è un’ esperienza magica: imbocchi una stradina e…BUM! All’improvviso sei proprio sul bordo della rupe, con la sensazione surreale di essere sospeso tra cielo e terra, immerso nella natura della Valle che circonda il borgo.

Calcata, vista sulla Valle.

Dopo aver percorso le stradine in lungo e in largo facendo visita a qualche bottega siamo andati a pranzo. Tra i vari ristornati disponibili abbiamo scelto La Latteria del Gatto Nero, un piccolo locale di cucina tradizionale che si trova proprio in centro dove abbiamo mangiato tanto, bene e spendendo davvero poco.

La Latteria del Gatto Nero

La Latteria del Gatto Nero, Calcata.

Siamo stati davvero bene e consiglio questo ristorante per 3 motivi:

  1. Qualità delle pietanze e porzioni abbondanti ad un prezzo molto contenuto. Abbiamo mangiato 1 antipasto che abbiamo diviso tra noi, 5 primi diversi (tra cui polenta con lo spezzatino e fettuccine al ragù di cinghiale), 5 dolci, bevande e caffè, spendendo 18 euro a persona.
  2. Servizio familiare attento e molto cordiale.
  3. Location caratteristica e interamente a tema gatti. Si respira un’aria di famiglia e sembra di essere andati da nonna per il pranzo della domenica. Insomma, ci si sente proprio a casa.

Le Cascate di Monte Gelato

Dopo il pranzo abbondante e sostanzioso abbiamo deciso di immergerci nella natura che fino a quel momento avevamo visto solo dall’alto. Dopo un ultimo giro tra le botteghe e un paio di souvenir artigianali siamo tornati alle macchine e ci siamo messi in marcia verso le vicine Cascate di Monte Gelato. Avremmo voluto visitare il Giardino dell’architetto Portoghesi, conosciuto come uno dei giardini più belli d’Italia, ma purtroppo mi è stato detto che le visite avrebbero ripreso solo in primavera. Per carità poco male, è la scusa perfetta per tornare e comunque posso dire in tutta onestà che l’alternativa delle cascate non ci ha lasciato nessun rimpianto.

Visitare Calcata: suggerimenti per organizzare la visita

La cosa migliore è partire da Roma verso le 10.00 in modo da arrivare per le 11.00 circa. Una volta parcheggiato fuori dalle mura della città medioevale è possibile arrivare a Calcata Vecchia in 10-15 minuti a piedi e iniziare il giro del borgo (noi abbiamo lasciato la macchina vicino al cimitero, che dista circa 10 minuti).

Calcata Vecchia è molto piccola e per visitare il borgo con calma ci si mette circa 1 ora.

Con queste tempistiche per ora di pranzo avrete visto l’intera cittadina e i migliori scorci che ha da offrire, magari facendo anche qualche sosta tra uno studio d’arte e una bottega, e sarà il momento perfetto per rifocillarsi con un buon pranzo.

Oltre a La Latteria del Gatto Nero ci sono diversi ristoranti e le recensioni disponibili online sono tutte molto buone.

Dopo il pranzo sarà possibile fare un’ultimo giro prima di dirigersi verso la macchina e ci sarà abbastanza tempo per una rapida immersione nella natura alle vicine Cascate di Monte Gelato, che distano appena 15 minuti in macchina

Nota: Se ci andate vedrete tante macchine parcheggiate lungo la strada ma non fatevi ingannare. Pochi metri più avanti c’è un ampio parcheggio libero dove si può lasciare la macchina in tutta sicurezza e da qui per raggiungere le cascate ci si mette meno di 10 minuti.

Una cosa importante da tenere in considerazione è che il borgo è fatto tutto di salite e discese, alcune anche piuttosto ripide, e non è particolarmente adatto a chi ha difficoltà motorie.

Seguendo questo itinerario e le tempistiche indicate si partirà dalle Cascate verso le 17.00 e il ritorno a Roma è previsto intorno alle 18.00.

Anche oggi siamo arrivati alla fine. Spero come sempre che questo articolo ti sia stato utile e, perché no, magari anche di ispirazione per il futuro 🙂

Ci vediamo al prossimo articolo e mi raccomando, se conosci altri posti simili fammelo sapere nei commenti, mi farebbe piacere conoscere la tua esperienza.

A presto,
Vero

Nota: questo articolo fa parte della rubrica Cosa fare vivino Roma, la serie di articoli dove ti racconto di gite fuori porta adatte a un weekend e A/R in giornata. Se sei interessato agli altri articoli della rubrica puoi vederli tutti cliccando qui.