Ciao Straniero, bentornato o bentornata nel mio blog.
Oggi ho qualcosa di speciale per te: la mia personale guida su Matera in cui condivido con i miei lettori consigli di viaggio e informazioni utili per la scoperta della Città dei Sassi.

Naturalmente non pretendo che questa guida sia esaustiva o “definitiva”. Odio leggere online titoli come “La guida definitiva per la scoperta di XYZ”, 9 volte su 10 è una delusione. Soprattutto quando si tratta di destinazioni, spesso questi titoli clickbait fanno promesse che non possono mantenere. Beh, nel pieno spirito dell’onestà te lo dico subito, questo articolo non ha questa ambizione, semplicemente perché non basterebbe tutto il blog per scrivere qualcosa del genere su Matera 😂

Come ti dicevo prima, questa guida nasce dalla mia esperienza personale, ed è quindi una raccolta di suggerimenti di viaggio di una persona che a Matera c’è stata. Per organizzare al meglio il mio viaggio ho fatto diverse ricerche e quella che trovi qui è una selezione di consigli “sperimentati” e informazioni che, sono sicura, ti saranno utili per organizzare il tuo viaggio.

Ora basta chiacchiere, ho parlato anche troppo, andiamo al sodo. Qui sotto trovi l’indice per spostarti facilmente nell’articolo. Spero che le informazioni che troverai qui ti siano utili e soprattutto che ti facciano venire voglia di partire alla scoperta di Matera.

Buona lettura!

Il racconto vero e proprio del mio viaggio lo farò in un altro articolo, ci sono tante emozioni ed esperienze di cui parlare e farlo qui sarebbe dispersivo. Per quello ho preparato il Diario di Viaggio, che puoi trovare a questo link. 

Cosa c’è da sapere su Matera

Questa città è un fiore all’occhiello per l’Italia. Una destinazione dalla storia complessa e ricca, conosciuta in passato come Vergogna d’Italia e che, oggi, è tra le destinazioni più apprezzate dello Stivale. Pensate che i Sassi di Matera sono stati il sesto sito italiano ad essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993 e che nel 2019 la città è stata dichiarata Capitale Europea della Cultura.

Una cosa importante da sapere su Matera per partire “preparati” è che sicuramente non è la città dei tacchi.
Il consiglio fondamentale che posso dare a chi voglia organizzare un viaggio alla scoperta della Città dei Sassi è, come prima cosa, di mettere in valigia scarpe comode e stabili. Tutto il resto è di contorno.
La città si sviluppa infatti in salite e discese molto ripide e la pavimentazione in pietra liscia può essere particolarmente scivolosa.

Per fortuna quando ci sono stata io il tempo è stato bello e non ha mai piovuto, altrimenti penso che spostarsi per la città sarebbe stato come pattinare. Inoltre in alcune giornate ci può essere molto vento quindi, e questo è un consiglio saggio che ci ha dato proprio la nostra guida, se si rischia di trovare brutto tempo è meglio mettere in valigia un impermeabile piuttosto che aprire l’ombrello, che volerebbe via.

Quanti giorni servono per visitare Matera?

Bella domanda. Stando alla mia esperienza due giorni pieni sono sufficienti per visitare la città.

Per godersi il viaggio in tranquillità consiglio di fare come ho fatto io: prenotare un soggiorno di 2 notti facendo in modo di arrivare nel primo pomeriggio e partire intorno all’ora di pranzo. Così avrete modo di vedere tutto con calma.

Se invece volete aggiungere al vostro viaggio anche un trekking o un tour della zona circostante (es. nel Parco della Murgia Materana ci sono molte grotte e chiese rupestri da scoprire) sarà meglio prolungare il vostro viaggio di un giorno. 

Come arrivare a Matera

Per arrivare a Matera da Roma servono circa 5 ore in macchina, che diventano 6 e mezzo se si decide di viaggiare con il treno. Noi abbiamo deciso di andare in auto per una questione di comodità, anche se la strada non è proprio il massimo. Purtroppo Matera è collegata piuttosto male con il centro Italia, sia che si decida di viaggiare con il trasporto pubblico che con mezzi propri.
Non ci sono ad oggi treni diretti e anche la strada da percorrere in macchina non è delle migliori, non tanto per le sue condizioni, che sono buone, quanto per la tipologia delle strade, che sono principalmente strade statali con limite di velocità a 60 km/h.
Diciamo che il viaggio può essere un po’noioso, tuttavia basta organizzarsi con musica e podcast e godersi la bellezza del paesaggio per far passare il tempo nel miglior modo possibile.

🗺️ Per calcolare la distanza e vedere dove si trova Matera su Google Maps clicca qui

Dove parcheggiare a Matera

Il parcheggio non è eccessivamente complicato. Noi abbiamo lasciato la macchina su Via Lanera, ad appena 10 minuti a piedi dalla piazza centrale, subito fuori dalla ZTL (per vedere dove si trova via Lanera su Google Maps clicca qui). Abbiamo trovato posto in striscia bianca quindi non abbiamo pagato nulla. Ci sono però anche dei parcheggi custoditi, sia pubblici che privati, dove è possibile lasciare il proprio veicolo:

  • Parcheggio Multipiano pubblico, Via Pasquale Vena, tariffa 50 cents/ora
  • Parcheggio Multipiano pubblico, Via Rocco Scotellaro, tariffa 1,50 euro/ora (da mezzanotte alle 8.00 la tariffa si riduce a 80 cents/ora)
  • Autoservizi Damasco, tariffa 20 euro/giorno, su prenotazione

Dove dormire a Matera

Matera è piena di strutture di ogni ordine e categoria. Il mio consiglio è di preferire sistemazioni che si trovino in punti il più possibile centrali, possibilmente intorno a Piazza del Duomo e Piazza Vittorio Veneto. Da lì sarà possibile spostarsi facilmente nella città avendo comunque tutto a portata di mano.

Dopo la riqualificazione dei quartieri Sasso molte delle ex Case Grotta sono state ristrutturate e oggi accolgono hotel, alberghi diffusi e ristoranti quindi, se lo desiderate, anche dormire nei sassi non sarà difficile, avete l’imbarazzo della scelta. Molte di queste strutture hanno anche la spa al loro interno, quindi se la vostra preferenza è per un soggiorno relax avrete ampia scelta.

Cosa mangiare a Matera

Le specialità locali sono veramente tante e per elencarle tutte servirebbe un articolo dedicato solo a quello.

Visto che quella che state leggendo è una guida alla scoperta della città vi dico qui sotto quelli che, secondo me, sono gli imperdibili. Poi quando sarete lì deciderete voi.

Intanto cominciamo con il simbolo del territorio…

Peperone crusco

Sicuramente la prima specialità che vi consiglio di provare è il peperone crusco, che si può trovare solo da queste parti. Si tratta di un peperone essiccato e poi fritto che viene utilizzato in numerosi piatti della tradizione materana, sia come ingrediente che come guarnizione. In pratica lo troverete dapertutto.

Il sapore è molto particolare e la consistenza ricorda quella delle chips. Assolutamente da provare.

Salumi, formaggi, legumi e prodotti da forno

Matera ha un passato e una tradizione contadina, quindi va da sè che questi aspetti si siano insediati nella tradizione gastronomica. Come vi racconto meglio nel mio Diario di Vaggio, la maggiornaza della popolazione di Matera era povera ed era necessario che ci fossero prodotti che si potessero conservare a lungo anche senza l’utilizzo di elettricità. Per questi motivi si è sviluppata una tradizione di formaggio e salumi a base di carne di maiale, di cui si utilizzava ogni parte. Da queste parti c’è poi il maiale nero, che viene utilizzato per la produzione di molti insaccati dal sapore particolare.

Infine ci sono i legumi, alcuni caratteristici come i ceci rossi e i ceci neri, che sono gli ingredienti principali delle zuppe della cucina tradizione come la Crapiata Materana, una zuppa locale a base di legumi e cereali, solitamente accompagnata da crostini di pane, ottima per vegetariani e carnivori. 

La pignata

Questo è un piatto molto particolare della tradizione materana, sia nella preparazione che per la presentazione.
Si tratta di uno stufato di carne di pecora lasciato cuocere per diverse ore con patate e formaggio servito nel coccio di terracotta a cui ciene aggiunto un “cappello” di impasto per la pizza. In cottura l’impasto si gonfia, dando alla pignata l’aspetto particolare che la fa somigliare a un fungo gigante. 

Pignata Materana
Pignata Materana, Ristorante La Pignata, Matera.

La carne, che viene cotta per diverse ore con tanto di ossa, diventa tenerissima, e viene servita direttamente nel “cappello” di pizza insieme al suo brodo. Non sarà bello da vedere, ma vi assicuro che per il palato è una vera gioia. Inoltre (almeno dove sono stata io) la porzione è decisamente abbondante e va benissimo per 2 persone. 

Dove mangiare a Matera

Per quanto riguarda ristoranti, osterie e trattorie, come gli alloggi turistici anche questi sicuramente non mancano.

Nel corso del mio viaggio ho avuto occasione di provare 2 ristoranti, ma me ne hanno consigliati diversi e se avessi avuto più tempo e spazio nello stomaco li avrei provati volentieri.

Nel pieno spirito della condivisione vi lascio qui sotto una lista di posti dove mangiare a Matera, tutti consigliati da gente del posto o provati in prima persona (vicino a quelli che ho provato vi ci metto un flag ✅, così li riconoscete):

Se invece siete alla ricerca di un posto dove fare un aperitivo o un pasto più veloce e meno impegnativo rispetto al ristorante vi consiglio caldamente 2 posti: Il Caffè Ridola e Zio Ninì, dove troverete prodotti locali a prezzi onesti e anche qualche piatto della tradizione lucana.

Cosa vedere a Matera

Anche se la città è piuttosto piccola, le cose da vedere sono tante. Riporto qui sotto una lista di quello che ho fatto io e che naturalmente consiglio di fare anche a voi.

Belvedere e scorci panoramici Vari

Per gli amanti degli scorci panoramici e i maniaci delle fotografie come me, non possono mancare le soste ai vari belvedere, che si trovano sparsi per la città. A rimanermi particolarmente impressi sono stati il belvedere che si trova davanti al Duomo di Matera, da cui si può ammirare il Sasso Barisano dall’alto, e quello di Piazza Vittorio Veneto, che offre invece una vista più immersiva dello stesso Sasso. 

In verità, da Piazza Vittorio Veneto potrete scegliere tra due punti differenti: quello a cui si accede direttamente dal livello della piazza e un secondo, che si trova proprio sotto al primo, a cui si arriva scendendo per la biglietteria del Palombraro Lungo. 

Vista sul Sasso Barisano da Piazza Vittorio Veneto.

Un terzo punto panoramico in cui consiglio di andare, che è stato il mio preferito in assoluto, è quello che si trova all’ingresso della chiesa rupestre di Santa Maria dell’Idris. Da lassù avrete un punto di vista unico sul Sasso Caveoso, che vi circonderà completamente mostrandosi in tutta la sua imponenza. 

Vista sul Sasso Caveoso da Santa maria dell’Idris.

Ci sono poi tanti altri punti sparsi, ma questi non ve li elenco, perché oltre ad essere parte integrante della visita alla città lasciarsi sorprendere da questi scorci passeggiando per Matera è anche una delle parti migliori dell’esperienza di visita. 

Tour dei Quartieri Sasso

La visita dei due Quartieri Sasso di Matera è talmente scontata che non dovrei neanche riportarla in questa lista, ma per non lasciare nulla di non detto ve lo segnalo comunque. In città, soprattutto in centro, troverete tanti venditori che tenteranno di vendervi il tour guidato e sentitevi liberi di accettare o meno a vostra discrezione, in base a quanto vi sembra affidabile l’agenzia di riferimento (magari fate una rapida ricerca con il cellulare per vedere le recensioni su Google).

Personalmente vi consiglio di optare per la guida, dedicando qualche ora alla visita di questi quartieri insieme a un esperto che sappia indirizzare il vostro sguardo. Naturalmente è possibile visitare i Sassi anche in autonomia, ma una guida professionista vi permetterà di far caso a tante cose che altrimenti non notereste nemmeno. A me è successo così e sono rimasta stupita quasi a ogni passo.
Una volta terminato il tour guarderete Matera con occhi diversi.

Ponte tibetano

Il Ponte Tibetano di Matera è un ponte sospeso ad accesso libero che collega le due estremità del kanyon, passando sopra al fiume Gravina. Da lì parte un sentiero che farà impazzire gli amanti del trekking, e potrete godere di un punto di vista unico sulla città. Il Ponte Tibetano è raggiungibile abbastanza facilmente, anche qui la cosa importante è che abbiate le scarpe adatte, perché anche se la discesa è fattibile la risalita lo è di meno. Il consiglio che vi do è di fare attenzione ad evitare di andarci nelle ore più calde, durante le giornate piovose e nelle ore di buio.

Ponte tibetano di Matera.

Da qualche parte troverete indicazioni circa la possibilità di percorrere il sentiero trekking e tornare a Matera con una navetta. Informatevi bene perché quando ci sono stata io questo servizio non c’era o non era attivo. Avendo poco tempo a disposizione abbiamo dovuto rinunciare a raggiungere la parte più alta, dove si trovano le numerose grotte da cui si può ammirare lo skyline di Matera da una prospettiva del tutto diversa.

In ogni caso, quella del ponte tibetano è una bellissima esperienza che vi consiglio caldamente di fare (ma andate armati di forza e coraggio perché la risalita è faticosa).

Duomo di Matera

Interessante e particolare, il ricco interno del Duomo contrasta con i suoi esterni particolarmente sobri. Se andrete con una guida locale scoprirete anche la particolarità della tradizione locale della festa partonale della Madonna della Bruna. Questa festività viene celebrata il 2 luglio, e dire che si festeggia in grande stile è dire poco.

Ogni anno viene allestito un grande carro, che sfila per la città portando la statua della Madonna fino al Duomo, dove viene posizionata al di sotto della corona d’oro che potrete vedere all’interno dell’edificio.

Verso la fine della giornata si assiste poi a un’evento a dir poco eccezionale,la strazzata, durante il quale il carro viene letteralmente fatto a pezzi dai partecipanti alla festa, nel tentativo di portarsi a casa un pezzo del carro stesso. 

Non ho assistito di persona ma da quello che mi è stato raccontato sembra essere un evento unico nel suo genere, anche se può prendere una piega piuttosto violenta.
Per i più curiosi, potete vedere un video della strazzata cliccando qui.

Casa Grotta nei Sassi

Al contrario di quello che potrebbe sembrare a prima vista, non si tratta di una semplice ricostruzione storica o attrazione turistica. La Casa Grotta nei Sassi che si trova nel Sasso Caveoso è un’autentica Casa Grotta, lasciata esattamente come la lasciò il suo proprietario, alla fine degli anni ’50. Al suo interno farete un tuffo nel passato e potrete vedere come vivevano i materani che abitavano nelle Case Grotta.
A mio avviso è più di un attrazione turistica e visitarla è fondamentale per comprendere pienamente le motivazioni che hanno portato questa città, oggi un vero gioiello italiano, ed essere denominata Vergogna d’Italia.

Sarò sincera, all’inizio non ci volevo proprio andare, perché pensavo che si trattasse quasi di un’attrazione per bambini. Beh, ve lo dico onestamente, sono felice di averla inclusa nel mio tour della città. Visitare la Casa Grotta è stata un’esperienza molto forte e anche tra quelle che ho preferito, perché mi ha dato modo di conoscere più approfonditamente, quasi di toccare con mano, una parte fondamentale della storia di questi luoghi e della gente che li ha vissuti.

Insomma, Casa Grotta nei Sassi consigliatissima 🙂

Chiesa rupestre di Santa Maria dell’Idris

Posizionata proprio sopra alla Casa Grotta nei Sassi, all’interno della Chiesa rupestre di Santa Maria dell’Idris potrete vedere due momenti diversi della storia Materana. Questa chiesa scavata nella roccia si divide infatti in due ambienti molto diversi tra loro, appartenenti a periodi storici e funzioni differenti. Nella parte più antica poi, osservando gli affreschi, potrete vedere le diverse stratificazioni pittoriche che si sono susseguite nel tempo. Il monumento è molto suggestivo e soprattutto la vista sul Sasso Caveoso che potrete ammirare dall’ingresso è qualcosa di favoloso. Se vi è possibile andateci al tramonto fatelo, sono sicura mi ringrazierete per avervelo suggerito 🙂

Il Palombaro lungo, l’antica cisterna di Matera

Si tratta dell’antica cisterna della città che serviva per la raccolta dell’acqua. Il suo interno è stato organizzato con delle passerelle metalliche che permettono di visitare l’intero ambiente che in passato era destinato all’approvvigionamento idrico della città, raccogliendo fino a 5 milioni di litri d’acqua

La visita della cisterna dura 15 o 20 minuti e non è particolarmente impegnativa, ma molto interessante e la location suggestiva. 

Visitare Matera con la guida… ne vale la pena?

La mia risposta a questa domanda sarà breve: assolutamente sì.

Per cogliere la bellezza profonda di questo luogo occorre sapere dove guardare ed essere guidati da un professionista vi permetterà di fruire l’esperienza con altri occhi e altro spirito. Quando ci sono stata io con il mio compagno ci siamo affidati all’agenzia Zirlìo e siamo rimasti contentissimi dell’esperienza, dalla richiesta di informazioni alla fine della visita. Abbiamo pagato 25 euro a testa e vi giuro che è stato un’investimento. Ci ha permesso di vivere questa destinazione come non saremmo stati in grado di fare da soli.

Non ho accordi commerciali di nessun tipo con loro ma ci tengo comunque a raccomandarveli, soprattutto Sara, la guida professionista che ci ha accompagnati nel pomeriggio del nostro tour. E’ stata eccezionale e visitare Matera insieme a lei è stato un vero valore aggiunto per il nostro viaggio.
Si è capito che ne sono entusiasta?

Potete trovare il sito internet di Sara cliccando qui, e se vi mettete in contatto con lei ditele che vi manda Veronica da Roma, sicuramente le farà piacere.

Cosa riportare a casa da Matera?

I sapori locali

Da brava golosa, quando torno da un viaggio amo portare con me i sapori della tradizione, quindi il primo consiglio che vi do è quello di fare la spesa, soprattutto se siete in macchina e non avete particolari problemi di spazio.

Io quando sono ritornata ho portato con me diversi formaggi locali e salumi sottovuoto, ma anche un bel po’ di legumi secchi. Per chi ama gli alcolici c’è poi la Bottega del Lucano, dove potrete acquistare l’omonimo amaro in tutte le sue versioni, e anche qualche accessorio in più (io ho preso un paio di bicchierini da amaro, che sono costati 2.50 euro l’uno, e qualche bottiglia per me ed amici, pagate una decina di euro l’una).

Oggettistica in tufo/roccia

Per chi ama i souvenir più “canonici” c’è l’imbarazzo della scelta. Si possono trovare tante statuette, anche artigianali (troverete scritto che sono in tufo, anche se in verità la roccia su cui poggia Matera non è tufo ma calcarenite).

Un altro oggetto particolare che potete acquistare per pochi euro sono le prese d’aria decorative, che sono caratteristiche delle Case Grotta e dei Quartieri Sasso. Sono fatte dello stesso materiale e potrete usarle tranquillamente per lo scopo originale (ovvero come prese l’aria, avendo cura di metterci dietro una retina nel momento in cui le fissate) oppure come decorazione da parete. Io la mia la uso come sottopentola. 

Il Cuccù

Il souvenir più bello me lo sono tenuto per la fine. Si tratta di un oggetto fortemente legato alla cultura locale che, oltre ad essere molto carino da vedere, ha un bellissimo significato nascosto. 

Il cuccù sembra una statuetta, ha la forma di un gallo e lo potrete vedere in tutti i negozi di souvenir. Ecco, in verità si tratta di un fischietto, che suona soffiando nel… hem… nel didetro del povero galletto.

Come vi dicevo oltre ad essere molto carino ha un significato simbolico radicato nella tradizione. Il gallo era simbolo di prosperità e veniva messo nelle case per tenere lontani gli spiriti maligni, una funzione simile a quella dei pomi pugliesi insomma, ma oltre a questo aveva anche un’altro scopo. Quello di “anello” di fidanzamento.

In passato era usanza comune che gli uomini che volevano fare una proposta di matrimonio regalassero un cuccù alle proprie amate. Se la fortunata signorina desiderava accettare la proposta del gentiluomo, accettava il cuccù, esattamente come succede per i più comuni anelli di fidanzamento.

Naturalmente più grande è il diamente e maggiore è la ricchezza del futuro marito, e lo stesso succedeva con i cuccù. Più questo oggetto era grande e ricco di dettagli, maggiore era la ricchezza dell’uomo che lo portava in dono. 

Oggi il cuccù ha perso questa antica funzione di “anello”, ma è ancora un simbolo della cultura materana e si può trovare ovunque, persino a Piazza Vittorio Veneto, nella sua versione gigante.

Un consiglio che vi do è quello di andare verso Piazza del Duomo, c’è la bottega di un artigiano che vende cuccù di ogni forma e dimensione, rimarrete sorpresi nello scoprire quanto possono essere grandi e sfarzosi. I pezzi più importanti possono arrivare a costare oltre i mille euro! Ovviamente ci sono di tutte le forme e dimensioni, io il mio l’ho pagato 15 euro ed è carinissimo, ma ce ne sono anche di più economici. In ogni caso vi cosiglio di vedere questo posto anche se non volete comprare il cuccù, è molto bello e vale la pena anche solo la visita.

Che dici? Ti ho fatto venire voglia di visitare Matera? Spero proprio di sì, e spero anche che questo articolo ti sia utile per organizzare al meglio il tuo soggiorno nella Città dei Sassi. A me è rimasta nel cuore. 

A presto, 

Vero

Quasi dimenticavo: sei vuoi approfondire l’argomento di oggi puoi leggere il mio Diario di Viaggio, in cui ti racconto in dettaglio del mio soggiorno a Matera. Per leggere l’articolo clicca qui.