Ciao Straniero, bentornato.
Come stai? Io divinamente. Sono appena tornata da un weekend lungo in Campania e tra posti e sapori ho fatto il pieno di cose belle e buone.
Questo è stato un viaggio di coppia e abbiamo fatto base a Caserta, mossi dal desiderio di vedere la famosa Reggia che sognavo di visitare da una vita. E’ stato proprio avendo la Reggia come centro che è nato l’itinerario che ci ha portati a scoprire cosa vedere a Caserta e dintorni, l’itinerario di 3 giorni e che ti propongo in questo articolo e che spero ti sia di ispirazione per i prossimi viaggi che pianificherai.

Con questo articolo voglio essere utile a chi è alla ricerca di un itinerario suggerito, quindi andrò dritta la punto senza troppi giri di parole. Nelle prossime settimane pubblicherò poi degli articoli di approfondimento dedicati ad alcune delle tematiche affrontate. Penso che questo sia il modo migliore per dedicare la giusta attenzione a tutto senza essere prolissa e rischiare di annoiare voi lettori. Quindi mi raccomando, ricordati di tornare a controllare. Mano a mano che li pubblicherò aggiornerò questo articolo inserendo i link a quelli nuovi 😉

Ora bando alle ciance ed entriamo nel vivo dell’itinerario Cosa vedere a Caserta e dintorni.

Cosa vedere a Caserta e dintorni: Giorno 1

Reggia di Caserta

La prima tappa dell’itinerario campano inizia proprio da Caserta, e ovviamente dalla bellissima Reggia. In questo caso il mio consiglio è di visitarla la mattina presto o subito dopo pranzo, per non ritrovarsi con il buco allo stomaco a metà percorso.

Per visitare la Reggia di Caserta in tranquillità servono almeno 3 ore e mi raccomando di prenotare in anticipo i biglietti, non tanto per paura che finiscano quanto per evitare di rimanere bloccati in una fila chilometrica alla biglietteria perdendo del tempo prezioso.

Personalmente suggerisco di ottimizzare i tempi facendo iniziare la vostra visita dai giardini, precisamente dal giardino inglese, che si trova nella parte più alta e distante. Da lì poi potrete scendere e terminare la vostra visita con gli interni del palazzo.

I biglietti si possono acquistare direttamente dal sito della Reggia cliccando qui.

Cena da Pepe in Grani

La componente culinaria è parte integrante di questo itinerario, e se andate a Caserta non avete scuse per non andare da Pepe in Grani, a Caiazzo, a mangiare la pizza più buona del mondo.

Franco Pepe è uno dei maestri della pizza più famosi al mondo e la sua è riconosciuta come una delle pizze migliori che esistano, e dopo averla assaggiata ve lo posso confermare, è eccezionale.
Se non organizzate il vostro viaggio a Caserta e dintorni con abbondante anticipo potreste avere qualche problema a trovare posto al suo ristorante. Diciamo che in media è cosa buona prenotare con un paio di mesi di anticipo, e già questo dovrebbe essere letto come indizio di quanto valga la pena andare a mangiare al ristorante del buon signor Pepe. Comunque non vi lasciate abbattere, a tutto c’è rimedio. Se non doveste trovare posto vi basterà fare come ho fatto io: ordinate il take away e gustatevi la vostra pizza da qualche parte nei paraggi. Io mi sono fermata sulle panchine della piazza principale ed è stata una cena molto divertente oltre che buona 🙂

A proposito dell’asporto da Pepe in Grani, vi do due informazioni importanti:

  1. Non fanno delivery, quindi se optate per l’asporto dovrete andare personalmente a ritirare il vostro ordine.
  2. Il menù da asporto è più contenuto rispetto a quello dedicato alla consumazione in loco, non troverete proprio tutte le pizze ma quelle disponibili sono comunque eccezionali (mio consiglio: di provare la Sole nel piatto, è buona da far paura).

Sia per l’asporto che per il tavolo potete prenotare direttamente dal sito di Pepe in Grani cliccando qui.

Cosa vedere a Caserta e dintorni: Giorno 2

Visita al Parco Archeologico di Pompei

Il secondo giorno di itinerario è dedicato quasi interamente alla bellissima Pompei, e questo per un motivo molto semplice: la visita è devastante, sia mentalmente che fisicamente. Il parco archeologico è molto grande e le informazioni tantissime. Vi garantisco che al termine del tour sarete distrutti, per questo il mio consiglio è di riservare una giornata solo a questa attività.

Un altro consiglio che vi do è quello di fare la visita accompagnati da una guida turistica ufficiale. Come vi dicevo le informazioni sono tante e Pompei è veramente labirintica. Girarla da soli senza un’infarinatura generale fornita da un professionista toglierebbe gran parte del fascino, senza contare che vi perdereste tanti aneddoti sulla vita delle persone che hanno camminato su quelle stesse strade secoli prima di voi.

Optare per l’audioguida è un’opzione, ma non è la stessa cosa. Considerate anche che, soprattutto se siete in parecchi, la guida non costa tanto, il tetto massimo quando ci sono stata io era di 150 euro per gruppo (l costo per persona dipende dal numero di partecipanti), e comunque dura al massimo un paio d’ore durante le quali potrete fare tutte le domande che volete, dopodiché sarete liberi di rimanere nel Parco.

Anche in questo caso potete (e dovreste) fare i biglietti in anticipo e per farlo potete consultare sito ufficiale del Parco Archeologico di Pompei cliccando qui.

Ad ogni modo torneremo sull’argomento. Vi parlerò meglio dei vari aspetti legati alla visita di Pompei in un articolo dedicato che sto preparando e che uscirà tra qualche settimana, quindi tornate a trovarmi 😉

Cena tipica campana “come a casa di nonna”

Terminata la giornata a Pompei non avrete molte energie da spendere in altre attività, quindi il mio consiglio è di usare la stanchezza come scusa per farvi coccolare in un bel ristorante di cucina tipica campana.

Scegliete una di quelle osterie vecchio stile dove servono pochi piatti ma fedeli alla tradizione. Io sono andata da Allér Allér, che si trova proprio a Caserta, e la sensazione è stata quella di essere come a casa. Qui abbiamo mangiato molto bene e speso poco sperimentando l’autentica cucina locale, e il polpettone preparato in vero stile napoletano è stato probabilmente il più buono che abbia mai mangiato.
Se decidete di cenare a Caserta provatelo e ditemi se non ho ragione, dopo i loro manicaretti sono sicura che andrete a dormire felici.

Cosa vedere a Caserta e dintorni: Giorno 3

Visita al Parco Archeologico di Ercolano

L’itinerario del terzo giorno è un po’ più movimentato, ma tranquilli perché è meno stancante di quanto possa sembrare. Con la prima tappa rimaniamo in ambito archeologico, ma ci spostiamo verso la costa. Il Parco Archeologico di Ercolano infatti affaccia direttamente sul mare ed è decisamente diverso da Pompei, sia per lo scenario che per la storia del luogo. Ve ne accorgerete subito.

Un’altra differenza che si percepisce è la differenza di gestione, che qui è privata e di stampo americano. La dissertazione filosofica sulle mie preferenze ve la risparmio che altrimenti affittiamo domani, ma se visitate entrambi i siti fatemi sapere se questa differenza salta all’occhio anche a voi. Lasciatemi un commento e io vi dico la mia.

Tornando a noi, Ercolano è più piccina e meno impegnativa rispetto a Pompei, con mezza giornata ce la fate tranquillamente a visitarla tutta con calma. Anche qui vi consiglio caldamente di fare la visita guidata, soprattutto se il giorno prima lo avete passato a Pompei. E’ il modo migliore per comprendere le differenze tra questi due luoghi e tra gli stili di vita delle persone che li hanno abitati. Io e il mio compagno siamo stati fortunatissimi, abbiamo trovato una guida pazzesca (Luciano, che spero mi stia leggendo e che ringrazio di cuore per le bellissime due ore che ha passato con noi) ci ha spiegato moltissime cose e che soprattutto ci ha fatto divertire da morire. Non potevamo chiedere di meglio.

Chiudo l’argomento “Ercolano” con un suggerimento, anticipando un pensiero che sarà veuto in mente a qualcuno: non vi fate venire in mente di fare Pompei e Ercolano nello stesso giorno, sarebbe una follia!

Nota: dopo la visita guidata ho contattato Luciano, la nostra guida di Ercolano, e sono felice di dirvi che ha accettato di essere mio ospite proprio qui nel blog con un articolo dedicato alle meraviglie del suo territorio. Potete leggere l'articolo di Luciano cliccando qui.

Aperitivo a Caserta Vecchia

Una volta finito il tour di Ercolano avrete concluso la “parte archeologica” del viaggio, quindi perché non fare un salto nel medioevo? Scherzi a parte, per la seconda tappa della giornata si va a Caserta, ma stavolta al borgo vecchio, che dista dalla parte nuova della città appena una ventina di minuti in macchina.

Il borgo arroccato e il suo castello sono bellissimi, da lassù godrete di una bellissima vista sul territorio circostante. Io vi consiglio di andarci verso il tramonto e di fermarvi per l’aperitivo, magari a base di vino locale e paposcia, un pane particolare tipico del posto servito aperto e ricoperto come se fosse una pizza. Dopodiché sarete pronti per tornare nella parte nuova della città e godervi l’ultima esperienza che vi suggerisco…

Cena da “I Masanielli”

Dopo Pepe in Grani è il momento di testare il prodotto di un altro dei maestri della pizza più noti: Sasa Martucci della pizzeria I Masanielli, particolarmente conosciuto per la sua pizza alle tre cotture (al vapore, al forno e fritta).

Sarò sincera, tra questa pizza e quella di Pepe in Grani la scelta è mooolto difficile se non impossibile. Se proprio dovessi scegliere tra i due direi che a me è piaciuta di più quella di Pepe, ma si tratta di un mio gusto personale e assolutamente opinabile (il mio compagno per esempio ha espresso la preferenza per quella de I Masanielli).
Una cosa è sicura: sono entrambe strepitose e se siete in viaggio nel casertano dovete assolutamente provarle entrambe. E da I Masanielli mi raccomando, prendete quella alle tre cotture, è molto particolare e vale la pena di assaggiarla direttamente dal forno del suo inventore.

Anche qui, la prenotazione è cruciale, ma tranquilli perché le tempistiche sono diverse rispetto a quelle necessarie per trovare un tavolo da Pepe in Grani. Con un paio di settimane di anticipo un posto dovreste trovarlo, l’importante è che arriviate con la prenotazione confermata. Quando sono arrivata al locale e ho visto la fila di persone in attesa del tavolo nonostante gli fosse stato detto che erano al completo e avrebbero avuto un posto solo nel caso in cui qualcuno non si fosse presentato sono rimasta sbalordita, soprattutto nel vedere tante gente disposta ad aspettare senza certezza di sedersi. Poi dopo aver assaggiato la pizza ho capito… ne vale la pena.

Se volete dare un occhiata alla disponibilità o prenotare un tavolo potete farlo direttamente dal sito de I Masanielli cliccando qui.

Cosa vedere a Caserta e dintorni: bonus

Vediamo adesso due attività “extra” rispetto all’itinerario che vi ho indicato, perfette se avete un po’ di tempo in più da dedicare all’esplorazione di questo territorio.

La prima attività che vi consiglio seriamente di tenere in considerazione è la visita guidata al Gran Cono del Vesuvio, una visita naturalistica all’interno del Parco Nazionale che vi farà scoprire uno dei vulcani attivi più affascinanti d’Italia. Io non sono riuscita a farla per un soffio. Nel momento in cui mi sono decisa a prenotare i biglietti erano finiti e vi confesso che ci sono rimasta malissimo, mi sarebbe piaciuto tanto. Per questo mi sono ripromessa di farla appena ci sarà occasione insieme alla seconda attività bonus che vi suggerisco: la visita all’Abbazia di Montecassino, che è perfetta per una pausa sulla strada del ritorno se venite da nord.

Mi sono dilungata quanto basta, spero di avervi fatto venire voglia di sperimentare l’itinerario e di scoprire le bellezze di questa parte di Stivale.

Prima di salutarci vi ricordo di dare un’occhiata all’articolo di Luciano, la Guida Turistica ufficiale della Regione Campania che mi ha accompagnata durante la visita di Ercolano. Sono sicura che non vorrete perdere l’occasione di scoprire cosa ci suggerisce per la scoperta del suo bellissimo territorio 😉

Vi aspetto come sempre nei commenti, ci vediamo il prossimo mercoledì.

Un abbraccio,
Vero