Ciao Straniero, bentornato.
qualche settimana fa siamo andati a Pisa e oggi torniamo in Toscana. Ti porto con me a conoscere il luogo dove nasce il vino che rappresenta una vera eccellenza italiana: il Brunello.
Quindi oggi parliamo di Montalcino. Cosa vedere nel borgo del Brunello? Questa è una delle domande a cui cercherò di rispondere, ma prima di dedicarci a cosa vedere a Montalcino capiamo quando andarci.
Quando visitare Montalcino?
Ci sono diversi momenti dell’anno in cui la città si anima. Io ci sono stata in occasione del Torneo dell’apertura delle cacce e prendere parte a questo evento pieno di storia e tradizione locale è stato fantastico. Dunque direi di iniziare proprio da qui.
Fondamentalmente si tratta di una competizione tra i 4 quartieri di Montalcino, che sono il Travaglio, il Pianello, Borghetto e il Ruga, che si sfidano in una gara di tiro con l’arco per aggiudicarsi il trofeo annuale.
Il Torneo si svolge tutti gli anni intorno a Ferragosto ed ha una durata complessiva di 3 giorni, dal venerdì alla domenica. I momenti salienti delle giornate del Torneo li vedremo tra poco, intanto vi anticipo che se volete visitare Montalcino e siete alla ricerca di un periodo in cui andare, queste giornate sono decisamente da tenere in considerazione. La città si colora con gli stendardi dei quartieri e si torna indietro nel tempo respirando l’atmosfera medievale del borgo storico.
Altri periodi da tenere in considerazione per visitare Montalcino sono sicuramente il periodo della vendemmia, che si svolge tra la fine dell’estate all’inizio dell’autunno, la settimana del miele, che si tiene generalmente la prima metà di settembre, e l’Eroica, una manifestazione cicloturistica che si svolge lungo un percorso complessivo di 209 km e che comprende anche l’aera di Montalcino (tra la Val d’Arbia, le Crete Senesi e la Val D’Orcia).
Nota: io sulle due ruote sono un disastro, ma avevo mio nonno che era un ciclista appassionato ed instancabile a cui questa manifestazione sarebbe piaciuta tanto. Chissà, forse avrebbe addirittura avuto qualche storia da raccontarmi di lui alle prese con l'Eroica :) Digressioni a parte, se tra voi lettori ci fosse qualche amante del cicloturismo, vi lascio qui il link al sito ufficiale dell'Eroica, dove potete trovare tutte le informazioni e le date aggiornate delle manifestazioni in programma in Italia e nel Mondo. Per visitare il sito clicca qui.
E adesso veniamo al dunque e vediamo insieme cosa vedere a Montalcino.
Montalcino: cosa vedere
Visto che abbiamo parlato del Torneo e che ho avuto la fortuna di trovarmi a Montalcino proprio durante il suo svolgimento, le prime cose che vi consiglio di vedere e attività a cui vi suggerisco di partecipare sono proprio quelle che fanno parte del programma delle giornate dedicate all’Apertura delle Cacce. Vedremo poi il resto delle cose da fare e vedere che sono invece fattibili tutto l’anno.
Cosa vedere a Montalcino nei giorni dell’Apertura delle Cacce
Se siete a Montalcino o pensate di andarci in occasione del Torneo dell’Apertura della Cacce, il mio consiglio è di vedere il Ballo del Trescone e il Corteo Storico, durante i quali potrete vedere i montalcinesi in abiti tradizionali medievali e vestiti nei colori dei rispettivi quartieri.
Il corteo si svolge generalmente nel pomeriggio e i quattro quartieri sfilano per le vie della città passando per la piazza centrale per dirigersi poi al campo da tiro, dove si svolge la così detta “Provaccia”, una gara di tiro con l’arco preliminare alla finale del giorno successivo.
Durante questa gara due arcieri per ogni quartiere tirano da distanze differenti. Il quartiere vincitore sorteggerà la distanza maggiore dal bersaglio che bisognerà tenere durante la gara vera e propria, che si svolge il giorno dopo e sancisce il quartiere vincitore dell’edizione.
La competizione tra quartieri si sente molto durante queste giornate e assistere ai cortei è molto bello. Il mio personale consiglio, se ci riuscite, è di sceglierne uno ed “imbucarvi” ad una cena di quartiere. Il pasto costa circa 25 euro a persona ed ogni quartiere organizza delle lunghe tavolate su strada dove, durante la sera, si banchetta tra vino, cibo e canti, e prendere parte a questo evento è un modo perfetto per immergersi nella tradizione locale respirando appieno l’aria di festa.
Dopo questo primo excursus vediamo ora cosa vedere nella città a prescindere dalle attività legate al Torneo e quanto tempo rimanerci.
Cosa vedere e fare a Montalcino tutto l’anno
Per quanto riguarda le tempistiche, il mio consiglio è di dedicare a Montalcino almeno un giorno intero, possibilmente dormendo una notte in città, magari soggiornando proprio nella parte del centro storico. Il borgo è piuttosto piccolino e si visita facilmente anche in una sola giornata, ma lasciandovi il tempo per ammirare il territorio in tutte le fasi del giorno senza ansie da andata e ritorno vi farete un regalo per cui, sono sicura, mi ringrazierete del consiglio.
Le cose che suggerisco di fare durante il vostro soggiorno a Montalcino sono, in breve:
- Passeggiare lungo le mura della città: il giro completo delle mura è di circa 5 km e il tempo di percorrenza è più o meno di due ore. Il percorso è facile e durante il giro potrete ammirare il panorama circostante affacciandovi dai numerosi belvedere.
- Andare a vedere la fortezza trecentesca e la porta della città. La fortezza e il suo cortile sono visitabili e potrete rilassarvi al fresco degli alberi presenti nel giardino (cortile e giardino sono a ingresso libero, per entrare nella fortezza si paga).
- Andare a vedere la parete con le mattonelle del Brunello, che si trova proprio in centro (su questo vi dico di più tra poco).
- Visitare il Convento di Sant’Agostino e il “Tempio del Brunello”, un’ esperienza immersiva e interattiva alla scoperta del re dei vini e del suo territorio, ospitata dall’antico complesso conventuale.
- Visitare il Duomo, monumento nazionale italiano in stile neoclassico risalente alla prima metà dell’800.
- Andare a vedere il palazzo comunale storico e il suo loggiato, aggiunto nel 1500 all’edificio medioevale che è stato il luogo preposto all’amministrazione della giustizia cittadina fino all’800.
Di questa lista un argomento in particolare merita un piccolo approfondimento, ed è quello legato al più prezioso patrimonio locale: sua maestà il Brunello di Montalcino.
Il Brunello di Montalcino e le sue mattonelle celebrative
Non ci sono dubbi in merito, il Brunello di Montalcino è il fiore all’occhiello di questo territorio e, in quanto tale, viene giustamente celebrato. Se vorrete portarvi a casa una bottiglia avrete l’imbarazzo della scelta. Vi basterà avere un’idea di quanto volete spendere e farvi consigliare dai gestori delle tante enoteche sperse per la città per avere un souvenir di tutto rispetto da gustare nella tranquillità di casa vostra.
Ma torniamo a noi, a proposito di Brunello nella lista di prima vi ho parlato di una cosa su cui vorrei spendere qualche parola in più, ovvero le piastrelle celebrative. Si tratta, per l’appunto, di piastrelle di 30X30 cm che si trovano esposte sul muro del Palazzo Comunale di Montalcino, la loro storia è molto simpatica e voglio prendermi qualche minuto per condividerla con voi.
Fin dal 1945 ogni anno il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino dà una valutazione all’annata e questo voto viene espresso in stelle, che possono essere di un numero variabile da 1 a 5.
La proclamazione delle stelle assegnate all’annata viene fatta tutti gli anni nel mese di febbraio e dal 1992 il Consorzio fa realizzare, da personalità appartenenti ai mondi dell’arte, dello sport e dello spettacolo sia italiane che non, una mattonella decorata che, oltre all’immagine, riporta la valutazione dell’annata di riferimento. Insomma, per sintetizzare: sulle mattonelle ci stanno le stelle, sono fatte da persone famose, vengono affisse su una delle pareti del Palazzo Comunale e potete usarle come “guida” per la scelta del Brunello da riportarvi a casa.
Carino, no?
Montalcino: cosa mangiare
Chiudere l’articolo parlando di cibo sembra che sia ormai diventata per me una tradizione, e anche qui non voglio essere da meno. Quindi chiudiamo in bellezza con una (breve) panoramica sulle delizie montalcinesi e in particolare su un piatto che, se vi trovate a Montalcino, non potete non assaggiare. Si tratta dei pici, la tipica pasta acqua e farina della tradizione Toscana che qui cambia leggermente nome e si fa chiamare pinci, con la “n” in mezzo (d’altro canto lo avevamo capito che i montalcinesi si vogliono distinguere).
I pici che qui si chiamano pinci si trovano nelle solite varianti regionali, all’aglione, al sugo di carne e con le briciole, ma state tranquilli perché qualunque sia la versione che sceglierete non rimarrete delusi. Sono tutte più che buone e se avrete l’occasione di provarne più di una… beh, buon per voi! Fatemi sapere qual è la vostra preferita, io onestamente non so scegliere.
Oltre ai pi(n)ci anche carne, salumi e formaggi sono pazzeschi, come in tutta la toscana d’altro canto, e se vi occorre un’indicazione su un ristorante in cui provare queste delizie montalcinesi, il mio suggerimento è di andare all’Osteria di Porta al Cassero. Io ho mangiato qui seguendo il consiglio di amici del posto e sono stata soddisfattissima.
Tra un piatto di pasta e un calice di vino siamo giunti alla fine dell’articolo. E tu che mi dici? Ti è piaciuto questo excursus sulla città del Brunello? Fammelo sapere nei commenti, li leggo sempre con piacere 😉
A presto e arrivederci al prossimo viaggio,
Vero
Sono stato già a Montalcino, ma leggendo questo testo mi sono reso conto che la mia visita era stata un po’ superficiale e troppo veloce…… Spesso basta un passo più…… Lento per godere al meglio le bellezze della nostra Italia!!
Presto tornerò a Montalcino!!!
Sono felice di averti dato uno spunto per tornare 😉