Ciao Straniero, piacere di rivederti e, se sei nuovo, benvenuto!

Oggi continuiamo con la serie di articoli dedicati a Cosa fare vicino Roma e questa volta ti parlo del mio weekend a Orvieto. Ci troviamo in Umbria e Orvieto, per chi non lo conoscesse, è un bellissimo borgo medioevale arroccato su una rupe tufacea da cui si gode di una vista mozzafiato sulla campagna circostante raggiungibile da Roma in appena 1 ora e 45 minuti di macchina, aspetto che rende la cittadina perfetta anche per una gita di un giorno.

Ok, lo ammetto, sono rimasta molto indietro con i miei racconti di viaggio e con gli articoli in generale ma sto facendo del mio meglio per recuperare. Per fortuna ho una montagna di foto e appunti di viaggio pronti a rinfrescarmi la memoria per aiutarmi riprendere a fare quello che amo, ovvero scriverescriverescrivere, e la cosa migliore è andare a ritroso. Per questo oggi ti parlerò del mio viaggio più recente, Orvieto per l’appunto.

Rimani con me su questa pagina, ti racconterò la mia esperienza e condividerò con te informazioni utili per organizzare un weekend alla scoperta di un’altra delle mie amate Bellezze dello Stivale.

You won’t be disappointed 😉

Pronto? Partiamo!

Nota di lettura: questo articolo è piuttosto lungo, se ci sono delle parti che ti interessano più di altre clicca sulla voce dell’indice che ti interessa e vai direttamente alla sezione.

Dove parcheggiare a Orvieto

Iniziamo da un aspetto che sicuramente sarà utile a molti: il parcheggio. A Orvieto ci sono diversi parcheggi dove è possibile lasciare la macchina, ma non tutti sono convenienti. Per esempio il parcheggio che si trova alla biglietteria del Pozzo di San Patrizio costa, come la maggior parte degli altri, 12 euro al giorno.

Il posto migliore per parcheggiare a Orvieto è il Parcheggio ex Caserma Piave, dove è possibile lasciare la macchina per appena 1 euro al giorno. Una parte dei posti disponibili è riservata ai residenti ma ci sono anche molti posti (strisce blu) a disposizione dei visitatori della città.

Da qui è possibile raggiungere il centro di Orvieto a piedi in meno di 15 minuti.

Come raggiungere il parcheggio ex caserma Piave: clicca qui per vedere dove si trova il parcheggio su Google Maps.

Altri parcheggi

C’è anche la possibilità di lasciare il proprio veicolo a Orvieto Scalo (gratuito) per poi prendere la funicolare che porta fino al Pozzo di San Patrizio, ma i tempi per raggiungere il centro sono più lunghi e bisogna aggiungere il costo della funicolare per andare e tornare.

Dove dormire a Orvieto

Cambiando argomento e passando alla questione “alloggio”, ci sono diverse strutture in cui è possibile soggiornare, sia nella parte storica della città che a Orvieto Scalo, e il prezzo medio si aggira intorno ai 70/80 euro a notte (a camera, Orvieto Scalo è un po’ più economica).

Io ho scelto di soggiornare al B&B La Magnolia, che ti trova in pieno centro, letteralmente a due passi dal Duomo di Orvieto e dalle principali attrazioni della città. Sono molto contenta della scelta sia per la struttura, davvero incantevole, che per la posizione che ci ha permesso di vivere la città con zero stress.

Personalmente consiglio di scegliere una sistemazione il più centrale possibile, come ho fatto io. Questo perché, anche se costa un po’ di più, permette di respirare a pieni polmoni l’autentica atmosfera della città vecchia, molto suggestiva sia di giorno che di sera.
Il Duomo, poi, di notte è un vero spettacolo per gli occhi e alloggiare nei suoi pressi è, a mio avviso, un valore aggiunto che vale tutta la spesa.

Facciata del Duomo di Orvieto, notte.

E dopo questa breve premessa è arrivato il momento di rispondere alla domanda: cosa vedere a Orvieto in due giorni?

Cosa vedere a Orvieto in due giorni

A parte il panorama molto bello, Orvieto offre una decina di attrazioni in tutto, cosa che la rende perfettamente visitabile in un weekend con tutta calma. Io mi sono concentrata sulle principali, tenendo da parte qualcosina per una futura gita fuori porta A/R in giornata.

Prima di raccontarvi e soprattutto farvi vedere quello che ho fatto io e che consiglio di fare anche a chi visita Orvieto per la prima volta, vi parlo brevemente di una cosa vantaggiosa e molto utile per la scoperta del borgo: la Carta Unica

Che cos’è la Carta Unica di Orvieto

Si tratta di un biglietto unico integrato per la visita della città. Permette a chi la acquista di risparmiare soldi e tempo e costa 20 euro a prezzo pieno.

All’inizio ero un po’ scettica ma alla fine l’ho acquistata e sono rimasta molto contenta della mia scelta per tutta la serie di vantaggi che questo strumento offre.

Nota: Ho preparato un'articolo proprio su questa card dove parlo dei suoi punti di forza e di quando conviene acquistarla. Per leggere l'articolo sulla Carta Unica di Orvieto clicca qui.

E dopo questa breve parentesi sulla Carta Unica torniamo a noi e iniziamo a vedere cosa vedere a Orvieto in due giorni.

La Torre del Moro

Situata a pochi minuti da Duomo, la Torre del Moro svetta sulla cittadina, regalando al visitatore un punto di vista unico sul borgo e la campagna circostante. Il panorama è incredibile e se si ha la fortuna, come è successo a me, di trovare una giornata densa di nebbia (abbastanza comune in autunno per la zona) l’impressione è quella di trovarsi in un racconto fantasy che prende vita.

Torre del Moro Orvieto
Torre del Moro, Orvieto, panorama.
Informaziono utili:
Salita: per raggiungere la cima si fa un tratto in ascensore e poi si prosegue a piedi. La salita non è particolarmente difficoltosa, sono 240 gradini dal piano terra o 170 dall'ascensore.
Prezzo: 3,80 euro.

Passeggiata panoramica nell’Orvieto medioevale

La città vecchia è piccolina e percorrerla a piedi è un attimo, quindi una passeggiata nella zona medievale del borgo con annesso giro perimetrale (e soprattutto panoramico) è d’obbligo!

Per raggiungere questa parte della città ci vogliono pochi minuti a piedi e lungo il percorso si trovano diversi scorci molto belli. Le mura cittadine, poi, sono particolarmente meritevoli.

Duomo di Orvieto

Con la sua maestosa facciata dorata, il Duomo di Orvieto è in pratica il centro della città, impossibile non trovarlo.

Duomo di Orvieto.

L’interno dell’edificio è più essenziale rispetto all’esterno e vale la pena di essere visitato.

Una nota particolare merita la Cappella di San Brizio, dedicata al santo protettore della città, le cui decorazioni si scostano con decisione dalla semplicità del resto dell’interno.

Informazioni utili: l'ingresso è a pagamento, costa 5 euro  e con lo stesso biglietto è possibile visitare anche i Musei Palazzi Papali e il Museo Emilio Greco, per chi fosse interessato. Fa comunque parte dei monumenti inclusi nella Carta Unica.

Consiglio: fate in modo di trovari nei paraggi del Duomo verso il tramonto per vedere la facciata illuminata direttamente dal sole brillare dei colori dell'oro, rimarrete a bocca aperta!

Fortezza Albornoz

La fortezza si trova proprio al lato del Pozzo di San Patrizio e attualmente ospita uno dei principali giardini comuncali di Orvieto. Le mura della fortezza sono percorribili a piedi e regalano a chi vi passeggia uno scorcio d’eccezione sulla campagna umbra sottostante.

Informazioni utili: essendo un parco pubblico l'ingresso è libero e senza orari.

Il Labirinto di Adriano e l’aperitivo in grotta

Questa è una vera chicca e non me la brucio in due righe.
Vi basti sapere che è possibile fare l’aperitivo tra le mura originali di epoca etrusca, in totale privacy, in una suggestiva ambientazione allestita con cura. Un’experience incredibile e anche molto più economica di quanto si pensi.

Nota:  sto preparando un articolo dedicato che pubblicherò tra qualche giorno, nel frattempo vi lascio sotto una "foto-spoiler", giusto per stuzzicare la vostra curiosità 😉.
Il Labirinto di Adriano, aperitivo in grotta.
Il Labirinto di Adriano, aperitivo in grotta.

Orivieto Underground: la visita guidata nella città sotterranea

Un’esperienza bella e impegnativa al punto giusto è la visita all’Orvieto sotterranea con Orvieto Underground. Il tour dura circa un’ora durante la quale una guida esperta conduce il gruppo tra frantoi, pozzi per la raccolta dell’acqua e colombaie alla scoperta della storia della città attraverso due delle oltre 1200 cavità del borgo.
In pratica una città sotto la città.

Informazioni utili: 
Difficoltà: la discesa non è particolarmente difficile mentre la risalita è leggermente più impegnativa. Durante la risalita il percorso è strettino e il soffitto basso, ma nulla di eccessivo (io sono alta 1.63 e ho dovuto abbassare la testa solo per un breve tratto). 

Visite: la visità è con guida e solo su prenotazione, i tour partono di norma 4 volte al giorno e, nei periodi di maggiore affluenza, ogni 15 minuti.

Prezzo: il prezzo del biglietto intero per l'Orvieto sotterranea è di 7 euro, anche questa experience è inclusa nella card della città.   

Pozzo di San Patrizio

Il Pozzo di San Patrizio può essere considerato il vero pezzo forte nonché principale monumento di Orvieto. Me lo sono tenuto per il gran finale, è davvero qualcosa di unico.

Fondamentalmente si tratta di un pozzo, per l’appunto, destinato alla raccolta dell’acqua, la cui mancanza costituiva il principale punto di debolezza della città arroccata in caso di assedio nemico. E’ profondo ben 54 metri e proprio la sua profondità ha dato origine alla leggenda che questa cavità fosse la porta di accesso del Purgatorio.

La particolarità di questo luogo sta proprio nell’esperienza di discesa e risalita grazie alla straordinaria opera dell’architetto progettista, Sangallo, che progettò le scale in modo tale che gli animali da soma che dovevano portare l’acqua non si incrociassero mai.
La struttura delle due scalinate ricorda, in pratica, quella del DNA, e ha permesso di rendere il lavoro fluido ed efficiente grazie a un sù e giù continuo degli animali in stile “catena di montaggio”. Geniale visto che parliamo della prima metà del 1500.

Un vero e proprio capolavoro di ingegneria.

Pozzo di San Patrizio, vista dal basso.
Pozzo di San Patrizio, vista dal basso.
Informazioni utili: i gradini sono bassi e ampi quindi discesa e risalita sono semplici, fate attenzione solo a tenere ben saldo il cellulare durante le tante foto che farete per immortalare la struttura dall'interno perché il rischio di caduta in fondo al pozzo è alto 😂 

Prezzo: il biglietto per il Pozzo di San Patrizio costa 5 euro a prezzo pieno, si può fare sia alla biglietteria che online cliccando qui e, volendo, anche questo monumento è incluso nella card. 

E dopo aver passato in rassegna le principali attrazioni della città vediamo ora un argomento che sicuramente troverete interessante…

Cosa mangiare a Orvieto: i piatti della tradizione e dove trovarli

Tra le bellezze di Orvieto è sicuramente da annoverare la sua cucina tipica. Tra i piatti della tradizione sono da provare gli ombrichelli, una pasta a base di acqua e farina servita con condimenti di vario tipo, e il famoso quanto inusuale piccione all’orvietana. Sì, avete capito bene, il piccione. Proprio il piccione piccione.
Questo volatile tanto comune nelle piazze di tutta Italia è infatti parte della tradizione culinaria locale, e vi posso dire che è anche sorprendentemente buono.

In passato i piccioni venivano infatti allevati proprio per scopi alimentari nella antiche colombaie che abbiamo visto sopra. Questo perché, a differenza di altri tipi di volatile, non richiede cure particolari in quanto, come le colombe, è un animale molto abitudinario, che tende a procurarsi da solo cibo e acqua per tornare poi nello stesso nido, dove si riproduce molto velocemente.

Queste sue caratteristiche lo hanno reso perfetto per diventare parte integrante delle abitudini alimentari locali che sono poi rimaste vive nei secoli, radicandosi nella tradizione.

A parte il breve interludio sui piccioni, vi consiglio a seguire i 2 ristoranti del centro di Orvieto che abbiamo sperimentato durante il weekend. Ci sono stati conisigliati dalla proprietaria del B&B dove abbiamo soggiornato e siamo rimasti molto contenti di entrambe le esperienze.

Trattoria La Pergola

La Trattoria la Pergola di Orvieto è un localino molto carino ed economico che si trova proprio nel centro della città. Noi abbiamo mangiato nella veranda del ristorante, un’ambiente esterno ma comunque riparato, comodo e appartato in cui è possibile gustare in tutta tranquillità i piatti tipici orvietani.

Qui, dopo un antipasto a base di salumi locali, abbiamo mangiato i famosi ombrichelli, provati in due versioni diverse: all’amatriciana, molto buoni, e funghi, pancetta e tartufo. Già i primi erano buoni, ma quelli con il tartufo erano decisamente superiori. Se non ci avesse aspettato un pomeriggio di giri per la città avrei preso anche una seconda porzione identica, lo confesso senza vergogna.

Ombrichelli funghi, pancetta e tartufo, Trattoria La Pergola di Orvieto.
Ombrichelli funghi, pancetta e tartufo, Trattoria La Pergola.

Quanto abbiamo speso

Per il pranzo alla Trattoria La Pergola abbiamo speso in totale 50 euro, prendendo 1 bottiglia d’acqua, 1 calice di vino, 1 antipasto, 2 primi e 1 dolce. Assolutamente top!

Se siete curiosi di vedere il menù del ristorante cliccate qui.

Ristorante Il Cocco

Per il pranzo del secondo giorno ci siamo affidati invece al Ristorante Il Cocco, dove abbiamo mangiato il famoso piccione all’orvietana. Lo ammetto, ho dovuto superare un momento di stranezza iniziale, perché onestamente non avevo mai visto questi pennuti come “portata” e posso dire che è piatto buonissimo, dal sapore completamente diverso dal pollo come molti si aspetterebbero. Davvero da provare.

Anche questo ristorante si trova proprio nel centro della città ed offre ai commensali la possibilità di scoprire i sapori della tradizione e del territorio. In estrema sintesi: tutto molto buono, i secondi sono ottimi e il piccione… beh, una vera scoperta.

Piccione all'Orvietana, Ristorante Il Cocco.
Piccione all’Orvietana, Ristorante Il Cocco.

Quanto abbiamo speso

Il pranzo al Ristorante Il Cocco ci è costato in totale 65 euro, un prezzo a mio avviso giusto per quello che abbiamo mangiato. Qui abbiamo preso 1 antipasto a base di bruschette tartufo, 1 piccione all’orvietana, 1 spezzatino di cinghiale, 1 acqua, 1 coca e 1 mousse di castagne.

Se volete vedere il menù del Ristorante Il Cocco, cliccate qui.

Altri ristoranti consigliati

Questi sono solo due dei numerosi ristoranti fedeli alla tradizione sparsi per la città. Per chi fosse interessato ad avere più alternative, vi lascio qui altri suggerimenti che ci sono arrivati (se cliccate sul nome del ristorante potete vedere la posizione su Google Maps).

E prima di salutarci cercherò di rispondere a una domanda che mi hanno fatto in tanti.

Visitare Orvieto in giornata, è possibile?

Tendenzialmente sì, poi dipende da dove si parte e dal mezzo di trasporto scelto. Muoversi da Roma per visitare Orvieto in giornata è più che fattibile, soprattutto se si viaggia in macchina, ma bisogna scegliere cosa vedere e fare pace con l’idea che non sarà possibile sperimentare tutto quello che la città ha da offrire.

Il mio suggerimento per una visita a Orvieto in giornata partendo da Roma è di seguire questo itinerario:

  • Pozzo di San Patrizio
  • Torre del Moro
  • Pranzo, quanto meno per provare gli ombrichelli e/o il piccione
  • Duomo
  • Orvieto Underground (prenotando in anticipo)

Suggerisco di muoversi da Roma verso le 8.00, in modo da arrivare a Orvieto intorno alle 10.00, e di svolgere le varie attività nell’ordine che vi ho indicato, che ho preparato tenendo in considerazione orari di apertura e tempi di visita.

Per chi voglia seguire questo itinerario suggerisco anche di acquistare la Carta Unica alla biglietteria del Pozzo. Gli ingressi singoli costerebbero in totale 80 centesimi in più rispetto al prezzo della card, ma soprattutto averla permetterà di saltare le file, risparmiando tempo utile per la visita della città 😉.

Ho chiacchierato anche troppo, per oggi è tutto. Spero che questo articolo sia utile a tutti coloro che vogliono organizzare la propria visita in questo bellissimo borgo.

A presto,
Vero